Translate

venerdì 19 luglio 2013

Materie e colori della Natura!

Terra, legno, piante e lana sono i protagonisti della mostra Materie e colori della natura che si inaugurera' a Navelli domenica 21 luglio alle ore 18,00 presso Palazzo Santucci a Navelli.




 
L'evento, che prevede l'esposizione di manufatti di ieri e di oggi, trae la sua ispirazione dal rapporto solidale tra natura e uomo che e' esistito nel passato e puo' ancora esistere nel mondo del lavoro artigianale.
Si pone quindi l'ambizioso obiettivo di dare visibilita' alla passione dei tanti che vogliono mantenere un contatto corretto con la natura e le sue risorse, lontani dalla logica dell'industrializzazione e della massificazione dei prodotti di consumo.
Materie e colori della natura intende celebrare il sapiente lavoro delle mani sia nella tradizione sia nella sua rivalutazione moderna e per fare questo gli organizzatori hanno messo insieme associazioni, istituzioni e aziende provenienti da dentro e fuori l'Abruzzo, che condividono lo stesso impegno e che hanno trovato in Navelli il luogo ideale per esporre il frutto della propria ricerca e del proprio lavoro.


Inoltre, per coinvolgere e appassionare il visitatore, sono stati programmati numerosi workshop grazie ai quali sara' possibile apprendere le basi di tecniche antiche e nuove dell'artigianato (macrame', patchwork, piccola falegnameria, intreccio di fibre vegetali, infeltrimento ad ago della lana, produzione di saponi naturali, intreccio della lana con le mani, tintura naturale della lana...).

L'evento e' promosso dalla Pro loco di Navelli, dall'Associazione NavellArte e dal Comune di Navelli. La mostra restera' aperta al pubblico dal mercoledi' alla domenica (orari: 10 - 12,30 e 17 - 19,30) fino al 25 agosto 2013. Orario workshop: 17,00 - 19,00. Entrata libera.

domenica 14 luglio 2013

'Na vote alla fund' rossa e Fiera del Pecorino...

 
 
Ieri si è svolta nel Comune Di Barisciano una manifestazione dal titolo 'Na vote alla fund' rossa e Fiera del Pecorino, organiazzata dall'Associazione Donne Di Barisciano. 
 





 
Hanno partecipato numerose autorità ed il cuoco Zonfa William che ha cucinato e suggerito una ricetta con il pecorino aquilano.. 
 
 
 Si è riflettuto sull'economia montana di ieri e di oggi e sui pastori ed i loro prodotti. 
Un piccolo spunto: oggi si rivisitano le antiche abitudini di un tempo come il lavaggio dei panni alla fonte.. domani saremo costretti a raccontare di pastori che un tempo pascolavano le greggi intorno al paese. C'è bisogno di tutela e difesa dei nostri prodotti, accompagnati dall'orgoglio di mangiare prodotti aquilani, e perchè no, indossarne anche capi per abbigliamento!!!! 
 
 
Noi abbiamo partecipato come azienda agrozootecnica Damiani Ovidio in collaborazione con I campi di mais di Antonella Marinelli, artigiana aquilana che lavora la nostra lana e crede nel rilancio di questo prodotto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Siamo state impegnate con mia cognata Roberta nella rappresentazione degli antichi mestieri, nel nostro paese filatura, tintura e tessitura sono ancora considerate arti di una volta... 
Colgo l'occasione per avvisarvi che la lana è in filatura, e ci auguriamo di riaverla a casa per la fine della settimana prossima! 
 
Passate una buona domenica!
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 1 luglio 2013

Un patrimonio da riqualificare...






 
Chiamo Borgo un paese abbandonato, per rispetto di una memoria passata che ho sentito solo raccontare... Io non ho vissuto qui la mia infanzia, ma ho ascoltato tanti racconti dei nonni di Ovidio, che non hanno lasciato la loro casa in quella rua, e che un tempo vivevano circondati non da gente, ma da famiglie intere, con figli, nonni, genitori, zii e zie. Ogni vicolo era abitato, c'erano le stalle con gli animali, le Chiese in cui pregare.. Oggi le Chiese sono chiuse e sconsacrate, la stalle solo grandi grottoni pieni di immondizie, e le case... le case vittime dell'usura del tempo e l'incuranza o l'assenza o semplicemente l'impossibilità di chi ancora oggi le possiede. Mi sono fermata spesso a riflettere, durante le mie passeggiate con Ovidio, con i figli, sola, sola ed incinta, con i miei genitori, con le mie cognate... Possibile che si trascuri tanta ricchezza? Possibile che la gente speri nel piano regolatore di turno, o in quel terreno edificabile o in quello agricolo dove cmq si trova il modo per costruire? 
So che il terremoto ci ha terrificato, c'ero anch'io con Ambra piccola nel nostro lettone quella notte, ma questo non ci giustifica nell'abbandonare tutto. 
I miei genitori mi hanno continuamente spinta ad acquistare un terreno dove costruire una sicurissima casetta di legno, ed io mi sono sempre chiesta: e l'agricoltura? 
La nostra agricoltura che non è "ufficialmente" biologica (perchè per sostenere i costi di tale titolo devi avere almeno 30 ettari coltivati...) è cmq un'agricoltura buona (che dirla così per fortuna non costa nulla!!), non usa alcuna sostanta artificiale e concima solo con il letame delle pecore allevate... Crea vita e vallate meravigliose, appezzamenti interi di colori diversi, profumi dolci con migliaia di api che bottinano pollini di molteplici varietà... E poi lepri, cinghiali, lupi, astute volpi... Cosa coltiverà Ovidio, e come lui tutti gli agricoltori aquilani, se ogni abitante decidesse di costruire una casa in un bel terreno ben esposto al sole? 
Ho maturato questo pensiero negli anni: non si possono occupare altri terreni quando c'è un centro sorico che piange una memoria rigogliosa, siamo responsabili di quello che lasciamo, bisogna valorizzare ciò che si possiede, ciò che esiste già, così è stato per la lana, così sarà per la nostra casa, perchè anche se non l'abbiamo ancora acquistata, so che sarà una vecchia casa abbandonata, in un vicolo probabilmente deserto di Barisciano, dove spero un giorno di vedere i miei figli giocare a campana con i loro amichetti nella piazzetta di fronte...